giovedì 24 settembre 2015

Momento di crisi: Voglio le action figures de "Il risveglio della Forza"

Ecco entrare al Disney store, in questo periodo, è per me motivo di grande sofferenza. 
In un primo momento era anche sopportabile, si trattava soltanto di tazze, bicchieri e altri gadget simili (fichissimi per carità), alla "peggio" una statua di Yoda parlante (della quale sono un felice possessore grazie alla mia dolce metà. Vi lascio QUI il link per il suo nuovissimo canale youtube per ringraziarla), ma nulla che potesse, in maniera massiccia marmi soffrire dentro.

Ora però, tutto è cambiato, siamo stati invasi dai gadget de "Il risveglio della Forza". E la cosa brutta è che disney sembra voler fare sul serio!

Ci sono Action Figures di Qualità che mi chiamano a sé, e io soffro, perché non ho il becco di un quattrino!

Ahra ti odio per avermelo detto...ci son dovuto andare per forza!

Cioè guardate che mi son trovato di fronte appena entrato!!!

L'ho scaricata dal mio profilo Facebook, ecco spiegata l'emoticon.

Insomma tanta bella roba, specie le AF dello stormtrooper e del capitano Phasma mi hanno fatto sbavare. Non si vedono ma c'erano anche caschi di Kilo Ren e Phasma e la versione per plebei di BB-8. Perché dico per plebei? Beh guardate che c'è in commercio qui sotto e capirete la mia sofferenza.


E il bello è che questo capolavoro è disponibile in commercio ed è acquistabile su Amazon (se solo avessi i soldi!!!!).

Beh credo che per consolarmi aspetterò dicembre per vedere (almeno 3 o 4 volte) il ritorno della mia saga preferita sul grande schermo con il nuovo capitolo!!!!!

mercoledì 23 settembre 2015

Zootopia: a noi tocca il titolo stronzo


Avete presente Zootopia? Il nuovo film Disney che arriverà da noi il 25 Febbraio per intenderci.

Ecco, come già successo con The Good Dinosaur della Pixar, trasformato in "Il viaggio di Arlo" (son riusciti a banalizzare il banale), anche in questo caso abbiamo un nuovo scempio di titolo. E ci becchiamo la versione stronza.

"Zootropolis" così si chiamerà da noi il film. E io lo ripeto sempre, un titolo è molto importante, da un tono, e spesso c'è una filosofia dietro.

Pensateci l'originale Zootopia da in un certo senso l'idea della società animalesca utopica, con regole precise e via dicendo. Con Zootropolis abbiamo semplicemente la città degli animali. 

Insomma, banalità, per carità, ma è sempre un dispiacere vedere queste cose, specie quando si va a rovinare un concetto (come "Chappie" trasformato in "Humandroid") perché fa figo.



Eccovi Mad Max: Fury Road "Black & Chrome"


Forse non tutti sanno che uno dei desideri espressi da George Miller alla Worner Bros era quello di inserire una versione completamente in bianco e nero di Mad Max Fury Road all'interno dell'edizione Blue-Ray della pellicola (questo perché, secondo il regista, sarebbe il modo migliore per esprimere il post apocalittico). Richiesta purtroppo non esaudita.
Ad accontentare il vecchietto c'ha pensato però un fan che ha realizzato questa stupenda versione del film in bianco e nero e priva di dialoghi denominata Black & Chrome
Ed è fantastica!


martedì 22 settembre 2015

Inside Out: La vittoria nella sconfitta


Ed eccoci qui, a parlare di quello che è stato probabilmente il film d'animazione più atteso del 2015. Inside Out era infatti chiamato al non facile compito di dimostrare che la Pixar non vivesse soltanto della fama creatasi attorno allo studio negli ultimi vent'anni (Eh sì son passati vent'anni da quando Toy Story ha dato la spinta decisiva allo studio americano verso l'olimpo dell'animazione), perché diciamocelo chiaramente, film come i due Cars (specie il secondo capitolo) chi mai li avrebbe notati se non ci fosse stato sopra il logo con Luxo al posto della "I"? 

Sarà riuscita la pellicola a tenere alto lo stendardo del tocco Pixar? Scopriamolo.

AVVISO: UNA PARTE A FORTE RISCHIO SPOILER VERRA' EVIDENZIATA IN MANIERA EVIDENTE COSI' DA EVITARE SGRADITE SORPRESE A CHI NON ABBIA ANCORA VISTO IL FILM


Inside Out ha una premessa semplice e non così originale come molti credono, anzi il team è partito proprio dalla storia degli omini del cervello (perfino in "Esplorando il corpo umano" c'era qualcosa di simile) per sviluppare una storia avvincente, fresca e che potesse stare al pari con le produzioni storiche della società statunitense.

Le vicende Ruotano attorno alle cinque incarnazioni di una ragazzina di undici anni di nome Riley: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura che cercano di gestire al meglio la vita della bambina. Proprio come lei, però anche loro sono ancora degli esseri ingenui che vedono il mondo attraverso gli occhi di Riley, non sono esseri onniscienti, ma plasmati dall'esperienza, ancora in una certa misura egoisti, che agiscono non in funzione della ragazzina ma in qualche misura (inconsciamente) per proprio tornaconto personale. Il film quindi va a focalizzarsi in un momento molto delicato, un passaggio fondamentale nella vita di una persona, il periodo della prima adolescenza (subito prima della pubertà). Il tutto ulteriormente aggravato, da un lato da un imprevisto trasferimento dal Montana a San Francisco e, dall'altro, da una sorta di "malfunzionamento"(se così possiamo chiamarlo) di Tristezza che la porta a corrompere i ricordi base della ragazzina (ricolmi di gioia) andando così ad inficiare su tutto ciò che l'ha formata sino a quel momento e costringendo Gioia e lei stessa a partire per un'avventura al fine di ristabilire lo status quo.

Fondamentalmente Inside Out è la storia di una sconfitta, che porta però una vittoria. La sconfitta di
un'infanzia spensierata che permette però l'entrata, lentamente, nel mondo degli adulti. Come ho già detto, infatti, le emozioni di Riley dimostrano a più riprese un egoismo quasi infantile, incapaci di sapersi approcciare ad un mondo fisicamente ed intellettualmente a loro estraneo, e sarà quindi necessario evolversi e maturare per poter affrontare le nuove sfide offerte dalla vita. E gli sceneggiatori hanno deciso di sottolineare questo aspetto con una certa vena di cinismo, in maniera più adulta del previsto, sbattendo in faccia la realtà a cinque esseri che sino a quel momento hanno vissuto in una prigione dorata. Gioia, protagonista della pellicola, è infatti una figura ambigua, che vive su di un piedistallo, convinta della sua superiorità ed incapace di comprendere l'utilità del suo opposto Tristezza, vedendola soltanto qualcosa di inutile, se non dannoso al benessere della sua protetta: "Riley DEVE essere felice". Tutte le sue convinzioni cadranno come un castello di carte con il prosieguo del film, e la sua maturazione è sicuramente quella meglio riuscita assieme a Tristezza, che finalmente scopre di non essere un peso ma, piuttosto
una parte integrante di un meccanismo che può essere realmente efficiente soltanto se tutti e cinque i suoi ingranaggi cooperano al meglio. Vediamo infatti come ogni elemento lavora per conto proprio, cercando in ogni momento di surclassare gli altri ma, proprio come i bambini, alla continua ricerca di una guida. Vedere Rabbia, Disgusto e Paura persi senza la guida di Gioia e incapace di trovare una soluzione più efficace della fuga da un problema fa capire come il loro percorso di maturazione debba compiersi. E questa è forse una delle prime note dolenti del film. Se infatti da un lato gli opposti per eccellenza, Gioia e Tristezza comprendono in maniera profonda, e traumatica, il loro rapporto di reciprocità, gli altri tre hanno un cambiamento sin troppo improvviso, quasi da Deus Ex Machina.
Concetto che si realizza invece proprio con il motore scatenante degli eventi, Tristezza.

Come già detto, l'avventura prenderà il via da un errore dell'emozione Blu che tenterà di corrompere con la sua emozione i ricordi base di Riley. La forzatura non sta nell'errore in quanto lei compie volontariamente quest'azione ma sta nel fatto che quest'azione non viene spiegata o giustificata al meglio ("Non lo so che mi prende"). Insomma Tristezza vuole quei ricordi, di punto in bianco, ma non sa il perché. Non è chiaro quindi se possa essere legato alla crescita della ragazza, al trasferimento, o ad altro. Insomma potrebbero esserci anche molte spiegazioni, anche plausibili, a questo gesto ma il film non lo esplica. E, in altri frangenti  avrebbe anche potuto funzionare, ma essendo l'espediente che da il via all'avventura delle due protagoniste sarebbe stato il caso di fare chiarezza sulla cosa, spendendo qualche minuto in più sul personaggio, che nei primi venti minuti, sostanzialmente, fa cazzate randomicamente(che ci sia un discorso sulla spontaneità della tristezza? Difficile dirlo).



È necessario spendere due parole poi sulla stessa Riley. Ho sentito diverse critiche sul come sia un
personaggio per cui sia praticamente impossibile provare empatia poiché, in realtà, non "proverebbe emozioni" ma sarebbe guidata da esse. Beh, è così, il film stesso parte dal concetto secondo cui le nostre emozioni avrebbero vita propria e quindi ci guiderebbero consapevolmente nel corso della nostra vita. E quindi Riley risulta essere sia il veicolo di espressione delle cinque emozioni che, allo stesso tempo il mondo all'interno del quale si svolgono le vicende (espletate in alcuni frangenti, poi, attraverso delle scene legate alla ragazzina). È insomma una nave che necessita di un capitano ed una ciurma ben organizzata per poter funzionare, è sì un personaggio ma sopratutto un vettore.

Ovviamente il film è carico di citazionismo e rifermenti ai cliché emotivi di un ragazzino e non solo.
Si passa ad esempio dalla rappresentazione del percorso con la lava fra i mobili tipica dei bambini sino alle emozioni di coloro che si muovono attorno a Riley, da adulti stressati dal lavoro, un padre, in quanto uomo, fissato con lo sport, sino ad un coetaneo nerd con crisi di panico alla vista di una ragazza e ad un gatto che, beh...fa il gatto. Il tutto condito anche da rimandi alla cultura pop come un laboratorio dei sogni pensato come uno studios di Hollywood con tanto di Star ed effetti speciali (ho adorato quella parte).

La regia digitale del film fa al meglio il suo lavoro sottolineando sopratutto l'immensità di certi paesaggi e la monumentalità delle strutture che vengono a crearsi all'interno di una persona.

Sul lato artistico il lavoro svolto dal team è encomiabile. A spiccare sono senza dubbio i cinque protagonisti che incarnano al meglio ogni emozione da loro rappresentata (oltre a quella base infatti ognuno ha anche altre caratteristiche legate ad essa). Poi, come già accennato, le strutture labirintiche e mastodontiche, ma dal design semplice e funzionale, evidenziano ancora di più le potenzialità del nostro cervello. Il tutto condito da scelte cromatiche vivaci e dalla scelta di dare un tocco "vaporoso"(?) agli "eroi" della vicenda, sottolineando così la loro caratteristica di personaggi a metà strada tra il reale e l'irreale.

C'è però una questione spinosa sulla quale voglio dire la mia. Molti infatti hanno criticato il pianto di Gioia. La protagonista ormai giunta al punto di rottura emotiva dopo essersi convinta di aver perso tutto quello in cui credeva ed essersi ritrovata nella discarica dove i ricordi superflui vengono fatti sparire, piange e sfoga tutto il suo dolore. Ovviamente a logica questo avrebbe poco senso, essendo le emozioni degli assoluti significherebbe che loro stessi sono in grado di provare emozioni, e quindi di avere al loro interno i loro stessi corrispettivi. Beh questo potrebbe risultare vero ad una prima occhiata, Ma non sarebbe quindi giusto focalizzarsi soltanto su Gioia. La stessa critica potrebbe essere mossa, sopratutto, a Tristezza. Perché sorride?
Beh la spiegazione è più semplice del previsto, da entrambe le parti. Il pianto liberatorio di Gioia è il modo rappresentativo più efficace per esprimere la sua crisi, il suo mutamento e la sua presa di coscienza del fatto che tutto sta cambiando attorno a lei e deve essere in grado di poter adattarsi al cambiamento e non scomparire (lasciando quindi Riley da sola). Allo stesso tempo le emozioni si influenzano e si comprendono vicendevolmente, in un'amalgama che ha il suo apice nel finale ma che vediamo anche costantemente nelle emozioni dei suoi genitori, molto più compatte e simili rispetto a quelle della ragazzina, simbolo del raggiungimento di un equilibrio dovuto alla maturità acquisita.

L'altro punto scottante è sicuramente Bing Bong, l'amico immaginario di Riley. O meglio, la morte di Bing Bong. Questo è un punto fondamentale della trama, egli infatti si sacrifica per salvare Gioia dal baratro e farla tornare dalla sua adorata bambina con la quale a condiviso sogni e speranze tipiche della sua età (andare sulla Luna con un razzo alimentato a canzoni). La sequenza è forse una delle più toccanti della pellicola e si chiude con la richiesta dello strambo personaggio all'emozione gialla di portare Riley sulla Luna. Fin qui nulla di male, anzi tutt'altro, a simboleggiare l'abbandono dell'innocenza infantile con la scomparsa totale (nella discarica i ricordi vengono definitivamente cancellati) dell'amico immaginario. Purtroppo però la frase non ha un eco esplicito nel finale. Non ci sono infatti più riferimenti a viaggi spaziali o simili, dando così l'idea che quel momento toccante, e sopratutto la frase, siano stati inseriti più per far piangere la platea che per congiungerli al futuro della ragazza. Si potrebbe obiettare che, ovviamente, essendo passato soltanto un anno nell'epilogo Riley è ancora troppo piccola (12 anni) per poter fare l'astronauta ma un riferimento ad un suo possibile interesse allo spazio non avrebbe guastato (es. lei che legge una rivista della NASA). 

Sbavature, che però fanno sentire, enormemente il proprio peso sul giudizio finale.



Prima di passare alla conclusione è necessario anche spendere due parole sul classico corto che ormai accompagna sempre i classici Disney e Pixar (non capisco perché non lo facciano anche con i film Marvel, visto che questi corti ci sono): Lava
Negli ultimi anni sembra che la storia d'amore sia il fulcro dei corti d'animazione ad alto budget (escluso ovviamente, stando all'accezione classica di Amore, "La Luna", ma sarebbe un discorso troppo ampio) il problema è che lava non si avvicina minimamente agli standard offerti, ad esempio, da Paperman (sia a livello artistico che narrativo).
Lava è infatti una prova di stile, impeccabile, se non sublime, a livello grafico, con colori vivaci che risaltano in ogni momento, e un design che gode di alti e bassi (la "vulcanessa"(?) è fantastica da questo punta di vista). Ma per il resto non ha nulla di particolare, e che perde anche molto nella versione italiana con giochi di parole, che per motivi logistici, sono stati rimossi ed una storia banale ulteriormente mortificato da un finale da Happy Ending che poteva tranquillamente essere evitato.



Insomma, se non si considera nel pacchetto il poco riuscito Lava, Inside Out si difende egregiamente
ma non risulta essere il capolavoro preannunciato da un anno. Sicuramente un ottimo prodotto, in cui quasi tutto funziona al meglio e nel quale le sbavature sono da ricercare nella sceneggiatura e, probabilmente, in una post produzione in cui sono state tagliate alcune scene importanti (sperando sia questo il motivo). Sicuramente uno dei migliori film d'animazione di quest'anno ed uno dei migliori film Pixar degli ultimi anni (non che fosse così difficile ad essere onesti) che saprà intrattenervi con momenti di profonda ironia ed altri toccanti. Il tutto condito da una regia ed un design estremamente funzionali e ben realizzati.

venerdì 18 settembre 2015

Pcific Rim 2 NON è stato cancellato



Ora, purtroppo, come spesso accade in questi casi, la notizia è stata travisata e ovviamente è stata soggetta a rigonfiamenti da parte di siti, spesso anche di rilievo (e quindi influenti), che per avere più visite hanno riportato come confermata la cancellazione del progetto.

In realtà non è così, e a confermarlo è stato lo stesso Del Toro nel corso di un' ad Entertainment Weekly.


Siamo ancora all’opera sulla sceneggiatura e dovremmo stabilire il budget in circa tre settimane. Per quel che mi riguarda non è finita, e ci stiamo ancora lavorando.


Insomma il progetto è tutt'altro che morto, ed anzi ne è stata solo stoppata la produzione, e quindi rinviate le riprese programmate per questo Novembre, sopratutto a causa dei rapporti non proprio idilliaci tra Legendary Pictures e Universal (produttori della pellicola).

È stato semplicemente rimandato. Potrei fare un film nel mentre.

Ti posso dire questo: se fossi un miliardario Hellboy III, Pacific Rim 2 e Le Montagne della Follia sarebbero già in lavorazione. E diventerei rapidamente un milionario [ride, ndr.]


Insomma, non fatevi fregare e non cedete all'allarmismo derivante da titoli bait di scarsa qualità, il progetto è vivo, ma verrà posticipato. Nel frattempo il caro Giuillermo ha molti altri progetti su cui lavorare.

giovedì 17 settembre 2015

Giochiamo a palla con Triko


Ma che tenero! È sempre più adorabile!





Ecco il gameplay di Monster Hunter Stories


Durante il TGS di quest anno finalmente Capcom si è decisa a pubblicare un primo trailer con sessioni di Gameplay per Monster Hunter Stories.

Oltre a questo ha anche annunciato una serie TV dedicata, ma io mi concentrerò sul gioco, per tutti i dettagli vi rimando a QUESTO ARTICOLO.

Ok, io spero che si decidano ad annunciare una data occidentale per questo titolo perché l'ansia di non vederlo mai arrivare mi sta uccidendo.

Dopo aver visto finalmente i mostri in azione mi son soltanto esaltato! Incrociamo le dita!





Pacific Rim 2 congelato


Ecco una brutta notizia per me su cui vorrei riflettere un secondo. Vi ci ho rotto le scatole fino allo sfinimento, ma sicuramente avrete capito quanto io tenga ai progetti di Guillermo del Toro e di quanto fossi felice per l'annuncio ufficiale di Pacific Rim 2 ed Hellboy 3, ma ora le cose si fanno complicate.
Nei giorni scorsi uscì un rumor (di cui non vi parlai in quanto rumor) nel quale si parlava di una sospensione dei lavori per il sequel del film con i robottoni giganti. Beh essendo Latino Review la fonte ho pensato bene di lasciar correre e vedere come si sarebbe evoluto il tutto. Ma a quanto pare le voci erano abbastanza fondate e anche dal sito The Collider ha riportato una notizia molto simile. Insomma sembra proprio che la pellicola sia stata congelata e rimandata (si spera solo in un rinvio ovviamente) a data da destinarsi.

Ma come lecito aspettarsi le mie preoccupazioni non terminano qui. Non ho citato a caso Hellboy 3 poco prima. 
Qualcuno di voi ricorderà infatti questa news, nella quale vi ho parlato della stretta correlazione produttiva tra i due film. Il problema è quindi di portata molto più vasta del semplice congelamento di un film e viene quindi da chiedersi: Che ne sarà dell'epilogo cinematografico del super eroe demoniaco?

Incrociamo le dita

lunedì 14 settembre 2015

Contest per i 400 iscritti al canale AllNewLollo


Ok ragazzi, con una fatica immane ho finalmente raggiunto i 400 iscritti nel mio canale. Piccolo traguardo raggiunto con tempi da era geologica ma ce l'ho fatta e mi son tolto una piccola, piccolissima, soddisfazione.

Per festeggiare quindi direi che è più che opportuno fare un contest a premi con un vincitore estratto a sorte. 

Troverete tutte le regole per partecipare a QUESTO link.

Qui sotto invece vi lascio il video dedicato al contest in cui potrete vedere più nel dettaglio i premi. (PURTROPPO PER UN PROBLEMA DI AUDIO IL VOLUME È MOLTO BASSO. VI CONSIGLIO QUINDI DI USARE UN PAIO DI AURICOLARI PER GODERE A PIENO DEL 
VIDEO).

Buona visione.





sabato 12 settembre 2015

Guillermo del Toro fa diventare realtà la villa di Crimson Peak


Ok devo andare assolutamente al parco divertimenti dell'Universal Studios!
Ormai vi ammorbo le palle con Guillermo Del Toro, e credo che si possa capire il perché. Ma oggi vi parlerò di una curiosità fresca fresca.

Il 22 Ottobre uscirà il nuovo film del regista messicano, Crimson Peak, e il caro Guglielmino ha deciso bene di collaborare con l'Universal per creare un attrazione a tema nel parco di divertimenti della società in vista di Halloween (di cui potrete trovare il trailer qui sotto).



Universal Studios, infatti, realizza ogni anno attrazioni a tema Horror con i più grandi brand cinematografici a sua disposizione (o anche non in alcuni casi) in occasione della festa dei morti.

Insomma figata atomica. 

Americani fortunati >_>

Arriva Chtulhu nei Pokémon: Fighissimo


Ricorderete tutti i casini che ci son stati per il reveal del pokémon feto di qualche tempo fa? E sopratutti molti si ricorderanno della figura scura che appariva in diverse immagini legate al nuovo episodio della serie Pokémon XY Megaevolution. 

Ecco il mistero è stato finalmente rivelato, ed era scontata quale fosse la verità.

Entrambe sono forme differenti di Zygarde il pokémon Serpente cieco che sarebbe dovuto essere l'equilibrio tra la vità (Xerneas) ed (Yveltal), in quanto ripreso dalla mitologia norrena.

Chi ha giocato ad uno dei titoli della sesta generazione saprà però come, nonostante il fascino del background del personaggio, esso aveva un ruolo marginale ai fini della storia. Beh ora sarete costretti a ricredervi.

Il feto, ancor orribile a mio parere, può essere definito come la vera forma base del "mostro". Mentre il bestione da me definito come "Lo Chtulhu dei Pokémon" è la forma finale del pokémon. Di mezzo ci sono anche una forma doberman ed una al 50% della potenza (quella standard).

Ora, per maggiori informazioni, vi rimando a questo articolo di I love videogames (dove troverete anche info sulla nuova forma di Greninja), io vi parlerò della versione iper cazzuta di Zygarde.

Dopo l'annuncio, infatti, i fan si sono scatenati tra chi lo ritiene una figata e chi ha gridato allo scandalo.

Beh diciamo che, a mio modesto avviso hanno entrambi ragione, ma chi ha gridato allo scandalo ha un po' esagerato.

È innegabile infatti che a livello di design esso si distacchi molto da quello dei pokémon dei bei tempi (specie dopo le lamentele dei fan per il design della quinta generazione), dall'altro però questa nuova forma rende giustizia ad un pokémon che dovrebbe essere talmente potente da riportare alla ragione due pokémon leggendari che hanno nelle loro mani la vita ella morte di pokémon ed umani.

Siamo onesti, la forma base di Zygarde è si coerente con il suo personaggio ma non da quel senso di sicurezza che un mastodonte come la sua forma definitiva può fornire. Insomma mi viene da pensare "cavolo ce la può fare, può sistemare le cose!".

Insomma sì, mi piace. E poi, come già ho detto, è palesemente ispirato a Chtulhu (tentacoli esclusi).

mercoledì 9 settembre 2015

Battle Chasers: Nightwar arriva anche su console


Visto l'enorme successo della campagna Kickstarter che in un giorno (ne mancano altri 30) ha raggiunto 400.000 dollari di finanziamento (dei 500 mila richiesti), i ragazzi di Airship Syndicate capeggiati da Joe Madureira hanno deciso di realizzare anche le versioni per Playstation 4 ed Xbox One di Battle Chasers: Nightwar.

Non potete capire quanto sono contento :D

martedì 8 settembre 2015

Finalmente partita la campagna per Battle Chasers: Nightwar


Ragazzi, non sto a perdere tempo per fornirvi le informazioni del gioco perché potete tranquillamente trovarle in questo articolo che ho scritto per I Love Videogames. L'importante è che sappiate che Battle Chasers: Nightwar, il nuovo titolo di Airship Syndicate, fondato dal buon Madureira, ha iniziato la sua corsa su Kickstarter.



Notizia ancora migliore, che mi fa molto felice, è che il fumetto riprenderà le fila da dove si era fermato diversi anni fa, così finalmente potrò leggerlo (sì, un opera per quanto bella non la leggo se so che è incompleta. Che è ben diverso dall'essere in lavorazione).



lunedì 7 settembre 2015

Ron Perlman fornisce i primi dettagli su Hellboy 3: Ron non illudermi ti prego


Lo ripeto sempre, adoro Del Toro, adoro Ron Perlman e adoro I FILM dedicati ad Hellboy (purtroppo non ho ancora avuto occasione di leggere i fumetti). E quelli che seguono questo blog ormai si son subiti fino alla nausea i miei post sul diavolo e, sopratutto sui progetti per il terzo, e conclusivo, film dedicato al personaggio.

Vi avevo infatti parlato della campagna lanciata dallo stesso Perlman per rendere realizzabile il progetto tramite twitter, o di come tutto dipenderà dal successo di Pacific Rim 2 (che uscirà nel giorno del mio compleanno). Ora, il caro Ron ha fornito i primi dettagli di quella che dovrebbe essere la trama della pellicola attraverso un'intervista con i ragazzi di Empire Magazine.

Il film riprenderà le fila da dove si era interrotto "The Golden Army", con un fermo immagine del grosso demone rosso che sorride dopo aver ricevuto la notizia della gravidanza gemellare della sua amata Liz.
I gemelli appunto, l'attore non ha specificato il sesso dei due ma si saprà solo che uno avra le caratteristiche materne e uno quelle paterne e che uno dei due sarà angelico e l'altro diabolico, ma non è scontato che questa differenza sia così palese ad una prima occhiata.

 
Chi è chi? Solo Guillermo farebbe dell'angelo quello dall'aspetto orrendo.
 


Ma il caro Hellboy avrà anche altri problemi a cui pensare. Ricorderete sicuramente le parole della "Morte" nel secondo film (se non lo avete ancora visto...RECUPERATE PORCA MISERIA!!!) che indicavano il demone come colui che avrebbe portato l'apocalisse condannando per sempre l'umanità. Ecco, questo è un'altro dei punti focali, probabilmente quello principale, su cui si concentrerà il film. Hellboy sarà quindi meso faccia a faccia con il suo destino. Un destino a cui sembra non esserci scampo (e devo essere sincero, concludere in maniera almeno non totalmente positiva non sarebbe affatto male, e Guillermo potrebbe proprio farcela).


Deve distruggere la civiltà. Deve. Non è una cosa che si può negoziare. È questo il fondamento dell'intera storia, e questo è perché credo sarebbe un peccato se non lo facessimo.


Insomma le aspettative sono tante, sicuramente io aiuterò, nel mio piccolo, a rendere possibile questo film andando anche al cinema per Pacific Rim 2 (ho adorato il primo tra l'altro) e poi iniziando ad incrociare le dita per vedere come si concluderanno (con il botto) le avventure di Hellboy e compagnia bella. E, se tutto andrà nei piani, sono convinto che le parole di Ron Pearlman si riveleranno veritiere: 

"si tratta di un'idea assolutamente fuori di testa".

martedì 1 settembre 2015

Opening di Halo 5: un Long Take fighissimo


Eh non gli si può proprio dire nulla, sino a questo momento, ad Halo 5. Specie parlando della scala di epicità. E questa opening cinematic ne è la riprova. Un long take di un minuto e mezzo in cui vediamo la squadra di Loke lanciarsi prima nel vuoto e poi ingaggiare battaglia con i Covenant. Insomma bello bello. Ma se devo proprio andare a cercare il pelo nell'uovo: alcune parti sono un filino confusionarie, ma nulla di grave. Ovviamente il tutto concluso da un esplosione con rallenti che mostra l'intera squadra. 

Insomma gli Avengers di Whedon hanno fatto scuola.

Per maggiori dettagli vi rimando invece QUI.