mercoledì 22 febbraio 2017

Preview Northgard: Shiro Games esplora il mondo dei vichinghi


Voglio provare a proporvi qualcosa di diverso per il blog e che spero possa riuscire ad espandere in futuro. Ho deciso di provare a realizzare qualche anteprima e, possibilmente, qualche review di titoli, del mercato indipendente almeno per il momento, che hanno in qualche modo attirato la mia attenzione. Non penso se sia corretto parlare di recensioni (con le quali ho accumulato una discreta esperienza grazie al mio passato in I Love Videogames), le vedo più come delle opinioni del sottoscritto proposte in maniera non troppo vergognosamente caciarona ma senza quella formalità che le recensioni vere e proprie, giustamente, richiedono.




E credo che non ci sia modo migliore di iniziare se non con un titolo come Northgard, che ha tutte le carte in regola per rappresentare l'idea che c'è alla base di questi "articoli". Parliamo, infatti, di un progetto che ha attirato parecchio la mia attenzione (potete trovarlo nella mia wishlist per il 2017), sviluppato da un team che apprezzo molto come Shiro Games (gli autori dei due Evoland, di cui ho parlato nel mio canale youtube) e appartenente ad un genere che, nel suo piccolo, ha segnato la mia  adolescenza: quell'ibrido tra RTS e gestionale che mi ha fatto passare una valanga di ore felici con Stronghold.

Molto probabilmente questa commistione è la scelta più azzeccata per uno strategico in tempo reale che vede per protagonisti dei clan vichinghi impegnati nell'espansione del proprio territorio in un mondo a metà strada tra il simil realistico (contestualmente parlando, per lo meno) ed il fantastico, con molteplici riferimenti a quella che è la mitologia norrena.



Per raggiungere tale scopo ci saranno molteplici modi ma la forza bruta è probabilmente uno dei meno consigliabili, già a difficoltà "normale". Non aspettatevi di ritrovarvi a gestire schiere di truppe variegate e ben organizzate, qui si parla pur sempre di coloni e di piccoli villaggi e di conseguenza il nostro esercito potrà contare su un manipolo di uomini che in gran parte dei casi non supererà neanche l'ordine delle unità ed il cui scopo sarà prevalentemente quello di mantenere il controllo dei nuovi territori scoperti fino alla loro definitiva rivendicazione oltre che la difesa dei possedimenti sia dalle incursioni delle altre piccole comunità sia dalle varie creature che popolano le mappe di gioco, che siano lupi o non morti.



Mappa di gioco, tra l'altro, creata proceduralmente (o almeno questo è ciò che accade nella versione di prova che ho testato in questi giorni). 
Diventa quindi fondamentale la figura dell'esploratore che in Northgard risulta essere centrale. L'esploratore è, infatti, l'unico a poter scoprire nuove aree, a poter indagare nelle antiche rovine alla ricerca di ricchezze ed, in sostanza, è l'apripista imprescindibile di ogni partita, in grado di dare il via ad una serie di conseguenze che potrebbero portare ad una delle molteplici vie per raggiungere la vittoria. 
Come detto poc'anz,i la supremazia bellica, se non si è sicuri dei propri mezzi in tal senso (e fate bene i vostri conti visto che avrete a disposizione soltanto guerrieri semplici ed un capo-guerra, oltre ad un'unità speciale in un caso ben specifico), è in gran parte dei casi sconsigliata in favore di tattiche più ragionate come il raggiungimento di un certo livello di conoscenza, possibile sbloccando un grande numero di bonus ed ottenendo il favore delle varie divinità, oppure divenendo la figura di massimo prestigio tra i vari clan dimostrando le proprie doti di conquistatore, prendendo possesso di nuove terre e dando vita alla propria leggenda salpando per i mari e compiendo imprese degne di Sigrifrido sconfiggendo possenti mostri, se la mappa dovesse offrire tale possibilità. Nel mio caso ho affrontato delle Valchirie, degli Jotun (i giganti) ed una fighissima Viverna.



C'è però un altro motivo per cui è sconsigliato optare per la carica a testa bassa. Il corso delle partite è scandito dallo scorrere degli anni e dal cambio delle stagioni (per il momento limitate ad Inverno ed Estate) e ciò porterà con sé il presentarsi, in maniera più ricorrente in base al livello di difficoltà, di eventi randomici che influiranno sulle scelte strategiche. Che si tratti di un inverno straordinariamente rigido, di un terremoto, della resurrezione dei non morti o di un'infestazione di ratti (questo è quanto è stato inserito sino ad ora) è fondamentale farsi trovare sempre preparati per affrontare qualsiasi tipo di imprevisto al fine di non rischiare di gettare alle ortiche quanto di buono realizzato sino a quel momento.



Chi mi segue lo sa, io sono un fanatico del comparto artistico dei videogiochi, se un concept, un design, uno stile mi affascina, quel progetto mi è stato già venduto per una buona metà (son fatto così). E da questo punto di vista, Northgard, mi ha conquistato sin da subito. Lo stile ai limite del fumettistico ed i colori piatti si amalgamano bene al mondo dei vichinghi grazie a quella componente fantasy che riesce a far convivere uomini rozzi e massicci intenti a depredare e conquistare con una palette cromatica sgargiante e vivace ed il tutto attraversato da una leggerezza dei toni che non cozza però con il grottesco - a tratti - contesto della mitologia norrena.



Allo stato attuale, glissando su un qualsiasi discorso sul comparto tecnico (non è il mio punto forte e sopratutto, nonostante manchi ancora diverso tempo alla release finale del gioco, non ho riscontrato particolari problemi nel corso delle mie varie prove) vorrei comunque far notare un paio di piccoli nei: per prima cosa, variate la tipologia di cittadini. Capisco che sia funzionale alle meccaniche di gioco, ma avere soltanto popolani maschili fa perdere un pizzico di immedesimazione (in fondo parliamo di coloni e clan che si spostavano con tutta la famiglia e non di eserciti in marcia). Ed in secondo luogon spero che tra le varie aggiunte già annunciate dagli sviluppatori possano trovare spazio anche le creature protettrici di ogni singolo clan da evocare nel corso della partita con scopi diversi (Fenrir con finalità prettamente belliche, ad esempio).

Ah, quasi dimenticavo, non mancherà una campagna single player, purtroppo non disponibile al momento ma presente, anche se bloccata, nel menù principale.



Lo avrete ormai capito, Northgard non è un titolo pensato per chi cerca uno strategico veloce ed improntato all'azione ma piuttosto si rivolge a chi apprezza ritmi più lenti e ragionati, ma che a questi ultimi potrebbe regalare non poche soddisfazioni. La carne al fuoco non è comunque poca e se almeno uno degli aspetti di questo progetto dovesse riuscire ad attrarre la vostra attenzione, se potete, dategli una chance supportandolo o acquistandolo a tempo debito. In alternativa buttate un occhio sull'altro brand creato da Shiro Games che risponde al nome di Evoland (specie a quella perlina qual è il secondo capitolo).



E qui si conclude la mia prima esperienza nel campo delle anteprime autonome. Spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto di essere stato in grado di farvi avvicinare ad un titolo davvero promettente ed interessante (che ciò che ho cercato di fare anche sul canale youtube prima di dover porre un freno a tutto a causa dei troppi impegni personali, ma prima o poi ci sarà il rilancio).

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